Ognuno ha il proprio metodo di lavoro e la propria organizzazione mentale.
C’è chi si trova bene a lavorare da solo e chi in gruppo, chi si concentra meglio al mattino e chi alla sera, chi segue una scaletta prestabilita e chi si affida all’ispirazione del momento. Sono scelte molto soggettive: ciascuno individua il proprio sistema.
La frase short works first mi fu detta parecchi anni fa da un collega informatico. Lì per lì mi rimase impressa ma non ci badai più di tanto. Poi mi accorsi che, mentre mi accingevo a organizzare le giornate lavorative o i compiti particolarmente complessi, mi tornava in mente.
Il mio metodo di lavoro consisteva nello stilare una lista delle cose da fare per poi suddividerle in piccole attività, il più possibile ristrette e specifiche. Questo già mi aiutava. A quel punto, con davanti un elenco di tutti i lavori da svolgere in quell’ora, quel giorno o quella settimana, mi chiedevo: quali affronto per primi?
Se non c’era una sequenza da rispettare o un ordine senza il quale alcune cose avrebbero perso senso o sarebbero state addirittura impossibili da fare, restavano le attività slegate e senza un collegamento temporale obbligato, per le quali sembrava indifferente l’ordine di esecuzione. E fu in uno di quei momenti che mi tornò alla mente per la prima volta short works first. Da allora ho iniziato a seguire questa indicazione, fino al punto di diventare per me naturale.
Se ho 10 cose da fare, dedicarmi subito a quei lavori da svolgere in breve tempo o inferiore agli altri, mi permette di ridurre la lista altrettanto rapidamente.
Da 10 diventano 9 e poi 8 e così via. Certo, in coda restano le attività più lunghe e spesso le più complesse, ma a quel punto ho qualcosa che prima non avevo: lo stimolo e la soddisfazione di averne già svolte più d’una, a volte magari anche più della metà; maggiore determinazione e grinta; la soddisfazione di avere una to do list notevolmente accorciata. Ho la sensazione di procedere velocemente verso i miei obiettivi e inizio a vedere il traguardo che mi ero prefissata. Si crea una sorta di circolo virtuoso.
A distanza di anni, applico spesso questo metodo e lo trovo molto efficace. Non so se altri lo facciano, mi piacerebbe conoscere le opinioni altrui su questo argomento. Non so nemmeno se sia un sistema conosciuto; lo è? Se sì, porta a dei buoni risultati come è per me? Se no, lo si potrebbe prendere in considerazione?