Evoluzione dei rapporti professionali

Le persone evolvono, o almeno così si auspica, e con loro anche i rapporti interpersonali. E tutto ciò che ruota intorno a essi.

La vita è fatta di scelte sulle quali influisce in maniera determinante, assoluta, la propria evoluzione come individui. Così come si compiono scelte precise in momenti precisi della propria esistenza per quanto riguarda la vita privata, allo stesso modo avviene per la vita professionale. Ogni scelta è legata alla contingenza del momento, alle circostanze, talvolta allo stato d’animo in cui si compie.

Il mondo del lavoro occupa un ruolo importante in queste dinamiche: anche nel settore professionale infatti cambiamo noi e cambiano inevitabilmente anche i rapporti che abbiamo con gli altri, mutano le nostre esigenze, le nostre priorità, i nostri desideri. Cresciamo nella nostra maturità e consapevolezza, nell’affermazione di noi stessi e delle nostre capacità. Diventiamo più sicuri, decidiamo che possiamo permetterci un passo in più, siamo disposti a rischiare con una discreta sicurezza che otterremo ciò che ci siamo prefissati.

Con noi possiamo dire che evolva anche il nostro lavoro o i nostri lavori, se nella vita ne svolgiamo più d’uno.

Questo mutamento si manifesta all’interno di noi, ma non solo. Il modo in cui ci poniamo, le relazioni professionali che decidiamo di allacciare, i colleghi, collaboratori, clienti con i quali ci confrontiamo sono tutti frutto del nostro percorso di vita. I lavori più gratificanti come dipendente sono considerati quelli in cui c’è una prospettiva di carriera, di avanzamento, e quindi di esprimere il proprio potenziale con il passare del tempo: potenziale che si spera nel frattempo si accresca, insieme alle competenze e alle responsabilità. Questo almeno in una realtà aziendale ideale. Per chi lavora in proprio, il processo avviene in maniera diversa in quanto la responsabilità delle scelte e delle decisioni c’è da subito, non si ha il tempo di apprendere la metodologia migliore e testarla e verificarla e migliorarla. Si può fare prima, è altamente consigliabile farlo prima, ma una volta intrapreso il cammino è un passaggio continuo, spesso graduale a volte a scatti, ma inesorabile.

È interessante, dopo alcuni mesi, ripensare alla propria situazione passata, fare un bilancio provvisorio e valutare con occhio critico e costruttivo il percorso fatto fino a quel momento.

Spesso si nota una curva ascendente, rappresentativa dell’esperienza e della maturazione professionale che si sono consolidate nel tempo, del miglioramento organizzativo del proprio lavoro, della crescita del rapporto con i clienti in termini di fiducia, scambio, soddisfazione, confidenza. Questo perfezionamento senza fine influenza anche la scelta dei clienti stessi e dei collaboratori (per chi li ha) ed è quindi inevitabile che questo processo di maturazione coinvolga indirettamente anche gli altri, la relazione con loro, il modo di rapportarsi a loro.

Un po’ come quando si hanno vent’anni e magari si frequentano delle compagnie piuttosto improponibili (giudicate con il senno del poi, naturalmente). Crescendo ci si rende conto che non si farebbero più le medesime scelte, senza rinnegarle, semplicemente per il fatto che si è cambiati e quindi sono differenti anche le inclinazioni, i gusti, le valutazioni…
Il parallelismo è d’obbligo. Siamo individui unici che si destreggiano tra innumerevoli aspetti della vita.
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