Essere multitasking è un difetto

Spesso ci vantiamo di essere multitasking, di saper quindi gestire più attività contemporaneamente. Le donne più degli uomini, a dire il vero, fanno notare con orgoglio questa caratteristica.

Ma essere multitasking è davvero una buona cosa?

In realtà no. Essere multitasking è un difetto, non un pregio.

Infatti la maggior parte delle persone fatica a restare nella realtà presente, nel qui e ora, a non farsi trasportare dalla propria mente nel passato o nel futuro, a non farsi distrarre da pensieri, paure, sogni, angosce…

Siamo sostanzialmente poco presenti a noi stessi, poco concentrati. Svolgiamo i compiti in maniera automatica, siamo sempre iper-connessi, con ritmi di vita sempre più frenetici, dipendenti dalla tecnologia.

Non stacchiamo mai (o quasi) realmente la spina, disperdiamo energie e concentrazione più spesso di quando crediamo o vorremmo.

Come funzionano la nostra mente e il nostro cervello?

Studi affermano che la mente umana si distrae il 46,9% del tempo, qualunque cosa faccia. Questa percentuale già elevata aumenta nel momento in cui si svolgono più compiti contemporaneamente.

Nel 2009 uno studio dell’università di Stanford ha dimostrato che il nostro cervello non è programmato per processare più attività nello stesso momento e quindi è più produttivo se si affronta una cosa alla volta. Con il multitasking peggioriamo il livello di efficienza, perché diventiamo più lenti nel passare da un’azione all’altra e incapaci di distinguere, nel bombardamento di stimoli che riceviamo, le informazioni importanti da quelle irrilevanti.

Lo studio di un neuroscienziato e psicologo

Daniel J. Levitin, neuroscienziato e psicologo statunitense, autore del libro The organized Mind: thinking straight in the in the Age of Information Overload, sostiene che quando lavoriamo in modalità multitasking, il rapido passaggio da un’azione a un’altra comporta un notevole impegno cognitivo. L’illusione di poter fare più cose contemporaneamente ci fa sentire momentaneamente soddisfatti e ci induce a svolgere una nuova serie di compiti in rapida successione e alternanza. Sostiene sempre Levitin che il multitasking comporta un più rapido esaurimento di glucosio ossigenato, la sostanza che ci consente di rimanere concentrati, facendoci sentire quindi spossati e stanchi anche solo dopo poche ore.

In conclusione…

… meglio dedicarsi a una sola attività alla volta e svolgerla con concentrazione e costanza. Così poi potremo vantarci di quanto siamo stati bravi nel portare a termine il nostro compito senza distrazioni e senza multitasking!